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LE FIAMME GIALLE SIGILLANO I BENI DI MONACHINO
Sarebbe il rappresentante della famiglia mafiosa di Pietraperzia
Angelo Severino
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Enna, 17 apr. - La Guardia di finanza di Enna ha messo i sigilli alle proprietà di un presunto mafioso di Pietraperzia. Il sequestro ha interessato i beni mobili e immobili di Giovanni Monachino, 41 anni, il quale al momento si trova rinchiuso in carcere perché ritenuto dagli investigatori un esponente di spicco di Cosa Nostra nell'Ennese.
Monachino fu arrestato il 23 febbraio del 2000 durante l'operazione di polizia denominata "Ferro battuto", portata a termine sia dal reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri che dagli agenti della Squadra Mobile della questura di Enna. In quell'occasione furono arrestati anche i componenti di un gruppo di mafiosi di Pietraperzia che avrebbero controllato gli appalti pubblici e utilizzato continue estorsioni.
Nel maggio del 2002 il tribunale di Enna lo ha condannato a 7 anni di reclusione con l'accusa di essere il rappresentante della famiglia mafiosa di Pietraperzia. Era stato inoltre sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l'obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Il 19 marzo scorso, la Procura generale della Corte di Appello di Caltanissetta, in seguito alla sentenza resa definitiva dalla Corte di Cassazione, ha disposto il suo arresto poiché deve ancora espiare un anno di reclusione per la pena residua di quella già scontata in regime di custodia cautelate in carcere.
Al termine di un'indagine condotta recentemente dai militari del comando nucleo provinciale di polizia tributaria di Enna, è stato adesso possibile eseguire l'esproprio dei beni mobili e immobili riconducibili a Giovanni Monachino. Il sequestro ha interessato un appezzamento di terreno di 600 metri quadrati, in territorio di Pietraperzia, sul quale si trova uno stabile costituito da tre appartamenti e il cui valore commerciale si aggirerebbe intorno ai 250 mila euro. Sequestrate sono state inoltre alcune polizze assicurative per circa 30 mila euro.
L'operazione effettuata dalle Fiamme Gialle è stata ordinata dal tribunale ennese alla fine delle indagini che il procuratore della Repubblica di Enna, Salvatore Cardinale, aveva predisposto. L'attività investigativa svolta dal comando provinciale della Guardia di Finanza è stata finalizzata particolarmente ad accertare il reale tenore di vita in relazione alle potenzialità reddituali, finanziarie e patrimoniali del nucleo familiare di Giovanni Monachino e delle persone che, nell'ultimo quinquennio, hanno avuto in qualche modo a che fare con lui.
Questi accertamenti avrebbero così permesso ai militari delle Fiamme gialle di poter meglio chiarire la situazione patrimoniale del pregiudicato. La conclusione delle indagini ha fatto rilevare come lo stato economico sarebbe sproporzionato, secondo gli investigatori, rispetto ai redditi dichiarati nel tempo e quindi tale da fare presupporre che i beni ora posti sotto sequestro siano frutto di proventi derivanti da attività illecite. Il patrimonio di Giovanni Monachello è stato affidato, come ha disposto il tribunale ennese, a un amministratore giudiziario.
Negli ultimi mesi il nucleo provinciale della Polizia tributaria di Enna, sempre su disposizione della Procura, ha operato quattro sequestri di beni immobili, più una confisca, per un totale complessivo di oltre 850 mila euro, appartenenti a persone ritenute facenti parte dell'associazione di stampo mafioso.
Angelo Severino
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Articolo inserito
sabato 17 aprile 2004
alle
23.31
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