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CONFISCATI I BENI A UN BOSS DI ENNA
Il Tribunale di Enna ha accolto la richiesta della Dia
Angelo Severino
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Enna, 14 gen. - I giudici del tribunale della sezione misure di prevenzione di Enna, presieduto dal magistrato Giovanni Miccichè, hanno accolto la richiesta fatta dalla Dia di Caltanissetta e hanno emesso il decreto di confisca dei beni nei confronti di Salvatore La Placa (nella foto) , 61 anni, di Villarosa, già sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di cinque anni con l'obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
L'ordinanza di sequestro consiste nell'esproprio di vasti appezzamenti di terreni, diversi fabbricati, aziende commerciali, autocarri, auto e depositi bancari che, secondo quanto avrebbe accertato la Dia e comunicato al tribunale ennese attraverso un corposo dossier, sarebbero beni considerati di tipo mafioso dei quali non solo non sarebbe stata dimostrata la loro legittima provenienza, ma che gli stessi altresì provenissero da attività illecite svolte dal pregiudicato.
Per gli investigatori e in base a quanto più volte hanno dichiarato i collaboratori di giustizia, Salvatore La Placa, sarebbe un uomo d'onore di spicco fra le famiglie di Cosa Nostra in provincia di Enna. Giovanni Brusca, durante un interrogatorio ai magistrati, ebbe a riferire che pur operando nel Palermitano e non nell'Ennese, tuttavia aveva sentito parlare in più occasioni dei fratelli La Placa di Villarosa come uomini d'onore di una certa rilevanza. "Totò" La Placa fu indicato anche dal collaboratore di giustizia Leonardo Messina e lo descrisse quale uomo d'onore della famiglia mafiosa di Villarosa. Per tale ragione La Placa fu arrestato il 17 novembre del 1992 nell'ambito di uno spettacolare blitz delle forze dell'ordine, denominato "Operazione Leopardo".
Angelo Severino
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Articolo inserito
mercoledì 14 gennaio 2004
alle
21.15
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