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CI MANCAVANO A ENNA SOLO I FANTASMI
Due curiose storie legate al paranormale
Angelo Severino

Enna, 25 nov. - Che Enna anticamente, nella storia delle religioni, abbia avuto con Cerere il privilegio di possedere la prima dea che valorizzasse il grano, l'accoppiamento e il sesso, si è già scritto. Che potrebbe avere un deposito di scorie nucleari europee a Pasquasia, si sa ma non si dice. Che si trovi agli ultimi posti quasi in ogni situazione, si può leggere nelle apposite classifiche. Che stia perdendo l'identità di capoluogo di provincia, si comincia già a percepire.

Però le mancava ancora un qualcosa. E così da alcuni mesi Enna è stata inserita nell'enciclopedia delle città d'Europa dove vivono, nientedimeno, che i fantasmi. Sì. I fantasmi. Secondo una ricerca effettuata attraverso le voci popolari, soprattutto delle persone anziane, sarebbe emerso che esistono molte storie legate al paranormale.

Una delle più famose è quella che riguarda Federico II di Svevia che, nel lontano XIII secolo fece erigere la torre, di forma ottagonale e alta circa 26 metri, per precise esigenze difensive e per il suo amore per la caccia e per la natura. Ecco cosa si legge nell'enciclopedia: «Vi è una notte ben precisa, ogni anno la stessa, in cui si può sentire Federico II lanciare il suo cavallo al galoppo lungo il viale antistante la torre e farlo correre per circa un chilometro. Poi il cavallo (e si presume anche lui) torna alla torre con passo lento e rientra alla sua dimora. Gli zoccoli del cavallo battono ritmicamente sull'asfalto facendo presumere una corsa sfrenata. Nessuno ha mai visto questo fantasma, ma il fenomeno è stato udito da più persone contemporaneamente anche in tempi recenti».

Ma abbiamo ancora scoperto che Enna è al centro di numerosissime leggende e storie assai bizzarre. Tra le tante, abbiamo trovato questa sul popoloso quartiere di Valverde: «In quest'antica zona della città esisterebbe un giorno dell'anno in cui sarebbe possibile un "mercato fantasma" al centro della piazza. La gente del luogo afferma che solo coloro che soffrono di disturbi psichici sono in grado di vederlo unitamente a persone dotate di particolari facoltà». La cosa curiosa è costituita dal fatto che, secondo la tradizione, colui che fosse in grado di vedere il misterioso mercato dovrebbe affrettarsi a comprare qualcosa. Solo così si sarebbe in grado di ottenere particolari benefici durevoli per tutta la vita.

Angelo Severino



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Articolo inserito martedì 25 novembre 2003 alle 9.53
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