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ARTIOLI, CHE IL NORD SI TENGA LE SCORIE
La Confindustria Sicilia sulla polemica ai depositi nazionali
Redazione EnnaOnLine

Palermo, 23 nov. - Sulla polemica relativa ai depositi nazionali di scorie radioattive, il presidente di Confindustria Sicilia, Ettore Artioli, ha inviato una nota di solidarietà ai colleghi industriali della Basilicata che si oppongono all'individuazione del sito di Scanzano Ionico, ma ha anche scritto una nota di protesta al ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, e al ministro degli Affari regionali Enrico La Loggia.

«La vicenda delle scorie nucleari - scrive Artioli - non può essere trattata ancora con il solito scaricabarile e senza scientificità. Prima la Sardegna, poi la Sicilia con Pasquasia, per scoprire che le Isole non vanno bene causa maggiori rischi di trasporto. Ora Scanzano, a 500 metri dal mare e a un passo da un fiume e da centri abitati. Tutto pare rispondere sempre alla solita logica nordista: utilizzare il Mezzogiorno come pattumiera d'Italia. E l'emergenza rifiuti in Campania e Puglia ne è la prova».

«Se si crede davvero al federalismo - aggiunge Artioli - lo si applichi lasciando le Regioni libere di esercitare le competenze assegnate loro dalla modifica della Costituzione. Questo è il primo vero banco di prova del federalismo: consentire alle Regioni di essere padrone di decidere sull'utilizzo del loro territorio e costringere le aree del Nord che inquinano e che producono rifiuti nocivi a porsi il problema dello smaltimento a loro carico e nelle loro zone. Non è corretto, neppure in nome dell'unità nazionale e dell'interesse pubblico generale che restano sovrani, fare pagare a tutta l'Italia le conseguenze di Marghera, del Po, di Seveso e Rho, dei black out energetici provocati dalle esigenze del Nord».

«La politica energetica e quella dello smaltimento dei rifiuti - ha concluso Artioli - devono andare di pari passo e, dunque, è giunto il momento che anche il Nord paghi al Paese il suo prezzo ambientale per l'energia che assorbe e per i rifiuti che produce. Siano ubicati lì centrali nucleari, centrali inquinanti, depositi di scorie radioattive».



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Articolo inserito domenica 23 novembre 2003 alle 12.52
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