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SI SCHIANTA CONTRO UN FURGONE, MUORE UN GIOVANE ENNESE
È deceduto sul colpo per le gravi ferite riportate
Angelo Severino

Enna, 5 sett. - L'impatto violento con un autocarro posteggiato sulla corsia d'emergenza è stato fatale per il giovane 22enne Dario Maria Manetta. Ieri, verso le ore 14, a bordo del suo ciclomotore Gilera 50 stava percorrendo la strada statale 117 bis, lo scorrimento veloce Enna-Caltanissetta, per rientrare a casa in contrada Bruchito per la pausa pranzo, inconsapevole della trappola mortale che il destino pochi minuti prima gli aveva preparato.

Il 43enne Mario Abate, di Castellana Sicula, aveva infatti posteggiato l'autocarro Ford Transit sulla corsia d'emergenza, direzione Caltanissetta, ma superando di circa 50 centimetri la linea di delimitazione consentitagli. Essendo un dipendente della "Società Forestale Siciliana" di Palermo, l'Abate si era fermato e stava dialogando con un dipendente Anas, probabilmente per conoscere i lavori di manutenzione da farsi lungo i bordi della strada.

Nello stesso tempo, il Manetta proveniente da Enna Alta si era immesso nella superstrada e stava percorrendo il lungo rettilineo, prima del viadotto, quando al chilometro 6,900 ha colpito violentemente lo spigolo posteriore sinistro dell'autocarro che si trovava in sosta. Il giovane, rimasto immobile sull'asfalto, è stato immediatamente soccorso da un medico e da una dottoressa che in quel momento si trovavano a transitare da quelle parti, cercando di dare i primi soccorsi ma si sono subito resi conto che per il Manetta purtroppo non c'era più nulla da fare perché era deceduto sul colpo.

Un'ambulanza del 118 lo ha poi condotto all'ospedale Umberto I di Enna, dove i medici del pronto soccorso hanno semplicemente constatato che il giovane vi era giunto cadavere per le gravi lesioni riportate sul collo e sulla testa, oltre alle svariate fratture sparse lungo tutto il corpo.

Sul luogo dell'incidente per primi sono intervenuti gli agenti di una volante del 113 e i rilievi sono stati effettuati dalla Polizia Stradale della sezione provinciale di Enna, con l'intervento del dirigente Andrea Lo Iacono e degli ispettori Achille Baccani e Carmelo Alessi. Poiché non sono stati riscontrati segni di frenata, è presumibile che il giovane Manetta, forse abbagliato dal sole, non si sia nemmeno accorto dell'ostacolo che avrebbe incontrato. Comunque, saranno le indagini a stabilire se vi siano state responsabilità che hanno innescato l'incidente mortale.

Angelo Severino



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Articolo inserito venerdì 5 settembre 2003 alle 20.15
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