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FERRARI VOLA DAL CAVALCAVIA, DUE I MORTI
Marito e moglie sono rimasti carbonizzati all'interno dell'auto
Angelo Severino

Enna, 25 apr. - Due persone, marito e moglie, sono rimaste completamente carbonizzate all'interno della loro Ferrari distrutta dalle fiamme divampate subito dopo essere precipitata dal viadotto "Dittaino" dell'autostrada Palermo-Catania, nei pressi dello svincolo di Agira (Enna).

Claudio Amato, 46 anni, e Maria Francesca Raspante, 44 anni, originaria di Trapani, ma entrambi residenti a Palermo, si stavano recando a Catania per partecipare al Ferrari Day quando, intorno alle ore 9 di questa mattina, per cause in corso di accertamento, la loro potente auto ha sbattuto violentemente sul guardrail destro dell'autostrada e in diagonale, dopo aver divelto per alcuni metri la barriera, è piombata al suolo da un'altezza di circa 11 metri.

Dopo un primo impatto al suolo, l'autovettura è finita capovolta a circa 200 metri di distanza. Le fiamme si sono sprigionate immediatamente dalla Ferrari e hanno totalmente carbonizzato i corpi della coppia palermitana. Sul posto dell'incidente si sono recati gli uomini della Polstrada di Enna, coordinati dal dirigente Andrea Lo Iacono, e due squadre di vigili del fuoco del comando provinciale. Purtroppo la Ferrari era stata già distrutta dalle fiamme, così come i corpi dei due che si trovavano a bordo.

Nell'incidente è rimasta coinvolta, anche se al momento si sconosce l'esatta dinamica, una Porsche guidata da Salvatore Bevilacqua di Enna e con a bordo anche la moglie e i due figli minorenni. Al pronto soccorso dell'ospedale di Enna è stato ricoverato in stato di choc il conducente della Porsche mentre accertamenti sono stati effettuati sui due ragazzi che non hanno comunque subito gravi ferite.

Il tratto di autostrada dove è accaduta la disgrazia è pianeggiante e in rettilineo, un pezzo di strada dove pigiare sull'acceleratore è un fatto naturale e probabilmente la Ferrari, secondo le prime indiscrezioni, prima dell'incidente abbia toccato i 250 chilometri orari. Diversi potrebbero essere i motivi dell'impatto contro il guardrail e il successivo schiantarsi al suolo, ma il più verosimile sarebbe quello che, durante un sorpasso di una delle due potenti vetture, queste si fossero fatalmente toccate.

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Nicosia, competente per territorio, e affidate alla sezione della Polizia Stradale di Enna. Nelle prossime ore si conosceranno i primi risultati e, quanto meno, la dinamica che ha causato quest'ennesimo incidente mortale lungo il tratto ennese dell'autostrada A-19.

Angelo Severino



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Articolo inserito domenica 25 aprile 2004 alle 21.44
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