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ENNA, SCARCERATO IL CAPO FAMIGLIA VIOLENTO
Il Gip non gli ha convalidato l'arresto, ma non potrà rientrare a casa
Angelo Severino

Enna, 13 giu. - Ieri mattina il Gip presso il tribunale di Enna, Pasqualino Bruno, non ha convalidato l'arresto di Salvatore Carbone, 53 anni, trovato dagli agenti della sezione Volanti della questura di Enna totalmente ubriaco fino al punto che avrebbe minacciato la moglie e i suoi tre figli. L'uomo fu arrestato per tentato omicidio e deferito all'autorità giudiziaria per lesioni, minaccia aggravata, violenza privata per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.

Su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, Antonio Calaresu, Salvatore Carbone fu rinchiuso presso la casa circondariale di Enna in attesa di essere interrogato dal Gip che però, ieri, non gli ha convalidato l'arresto e lo ha rimesso in libertà. Tuttavia, Carbone non potrà ritornare in famiglia giacché il giudice gli ha applicato la misura cautelare dell'allontanamento da casa. Nella tarda mattinata di martedì, una telefonata aveva avvisato il centralino della questura che a Enna, nell'abitazione dei Carbone, era in corso una furiosa lite fra i componenti della famiglia.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Salvatore Carbone, in stato di ubriachezza, al culmine di un ennesimo diverbio con i propri congiunti, aveva afferrato un coltello da cucina e aveva tentato di colpire uno dei figli. In questura, i componenti della famiglia Carbone furono a lungo interrogati dagli agenti e sarebbe così emersa una situazione, fatta di continui litigi, che veniva sopportata dalla moglie e dai tre figli e che, nonostante i presunti ripetuti maltrattamenti, non avevano mai avuto la forza di denunciare il capo famiglia.

Dopo aver raccontato ai poliziotti tutto quello che negli anni sono stati costretti a subire, anche con le minacce, alla fine hanno querelato il proprio congiunto. Il Gip ha creduto alle parole di Salvatore Carbone (difeso dagli avvocati Patrizia Di Mattia e Mauro Lombardo del Foro di Enna) che, pur avendo ammesso i maltrattamenti nei confronti del suo nucleo familiare, queste violenze erano state solo di natura verbale e nel momento in cui si trovava in stato di ebbrezza.

Non è stata considerata l'accusa di tentato omicidio perché, secondo la dinamica dei fatti evidenziata nel verbale di arresto, non sussiste l'estremo della flagranza in quanto il fatto risale alle ore 14 circa mentre l'intervento della polizia si verificò alle ore 17. In fatto che Carbone non possa al momento far rientro nella sua abitazione sarebbe perché, secondo il Gip, l'uomo berrebbe spesso birra e questo potrebbe essere motivo per causare altre liti in famiglia.

Non essendoci quindi alcun motivo per una convalida dell'arresto, il giudice Bruno ha disposto che Salvatore Carbone fosse immediatamente scarcerato, cosa che è stata fatta tenuto conto che non era detenuto per altre cause.

Angelo Severino



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Articolo inserito domenica 13 giugno 2004 alle 18.11
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