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MATTEO TUSA E I SUOI PRESUNTI RAPPORTI POLITICI
L'architetto palermitano parlerebbe con Bevilacqua anche di Crisafulli
Redazione
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Enna, 29 lug. - C'è il 54enne architetto palermitano Matteo Tusa fra le 25 persone indagate nell'ambito dell'inchiesta sulla cosca mafiosa di Enna, per la quale la Dda di Caltanissetta ha inviato anche un avviso di garanzia al deputato regionale Vladimiro Crisafulli, il diessino vice presidente dell'Ars autosospesosi perché accusato di associazione mafiosa.
Per gli inquirenti Tusa sarebbe uno dei «consiglieri» dell'avvocato Raffaele Bevilacqua, arrestato la scorsa settimana, indicato come il capo della famiglia mafiosa di Enna e nominato «rappresentante provinciale» dal boss latitante Bernardo Provenzano. Bevilacqua avrebbe utilizzato i consigli di Tusa per pilotare appalti pubblici e riciclare denaro, sfruttando, secondo gli investigatori, anche i rapporti con ambienti della politica.
Nel '93 Tusa è stato condannato a tre anni e mezzo per concussione, perché aveva intascato una tangente. Dagli accertamenti ordinati dalla Dda di Caltanissetta emergerebbe che Tusa si sarebbe vantato con Bevilacqua di rapporti con politici che in realtà non aveva. Per gli investigatori molti dei contatti con uomini delle istituzioni o politici di cui Tusa parlava in realtà non ci sarebbero mai stati.
Gli inquirenti, in questo contesto, differenziano la posizione del deputato regionale Crisafulli perché nel suo caso invece «sarebbero stati trovati i riscontri ai contatti». Le presunte conoscenze vantate con politici regionali e nazionali erano mirate a pilotare appalti. Il 30 giugno 2002 l'architetto Matteo Tusa discute con Bevilacqua di finanziamenti ad alcuni paesi dell'ennese e citando Vladimiro Crisafulli ne sottolinea l'importanza politica che lo avrebbe portato a condizionare le scelte dell'amministrazione pubblica, «in modo da assicurare vantaggi a Cosa nostra».
Mentre a Caltanissetta negli uffici della Dia si stanno esaminando agende, computer e documenti sequestrati in tre perquisizioni a Enna a Crisafulli, sono previsti ulteriori sviluppi dell'inchiesta coordinata dal pubblico ministero Roberto Conderelli. Intanto, i magistrati della procura nissena non hanno ancora fissato la data dell'interrogatorio del deputato ennese dei Ds.
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Articolo inserito
martedì 29 luglio 2003
alle
12.10
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