A cura del movimento politico e culturale "Per Una SICILIA INDIPENDENTE" - P.U.S.I.
Via Centuripe, 11 - 94100 ENNA | Telefono 327.0155325 oppure pusi@ennaonline.com
E se da Enna, l'Hombelicus Siciliae, iniziasse la vera "Rivoluzione Culturale" siciliana?
25 ottobre 2009 - Come purtroppo tante altre città della Sicilia, anche Enna non ha ancora dedicato alcuna via o piazza ai martiri e ai protagonisti della lotta per l'Indipendenza della Sicilia. Si tratta di una omissione imperdonabile per una città al centro della Sicilia, come solamente Enna è.
Enna non è soltanto l'Hombelicus Siciliae in senso geografico e geometrico. Henna, infatti, anche a prescindere dalla ricorrente miopia e dalla inefficienza della classe politica e dei partiti dominanti (siano essi di destra, di sinistra o di centro), dovrà iniziare un percorso di rinnovamento che la porti a diventare a pieno titolo anche il CUORE pulsante e la MENTE pensante della Sicilia che non si rassegna e che vuole risorgere.
Come spesso le è capitato di fare nei millenni che ci hanno preceduto, la nostra città ha quindi il dovere e il diritto di essere all'avanguardia di tutte le iniziative culturali e politiche che mirano a recuperare quella "memoria" storica, senza la quale il Popolo Siciliano non avrà mai piena consapevolezza di sé e dei propri problemi. Senza la quale non si può comprendere il presente e guardare con lungimiranza al futuro.
Cominciare da una "Rivoluzione Culturale" non farà certamente male.
Nella ricorrenza dell'anniversario della nascita di Antonio Canepa (nato, appunto, il 25 ottobre del 1908), che era stato docente dell'Università di Catania e che, con lo pseudonimo di "Mario Turri", era stato soprattutto il primo Comandante dell'EVIS (Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia) e che fu ucciso a Randazzo il 17 giugno del 1945, ci sembra che formulare questa proposta sia opportuno e doveroso.
E, ci permettiamo di dire, che è doveroso non solo nei confronti di Canepa, ma anche nei confronti degli altri ragazzi Siciliani che erano con lui e di quelli che non erano lì, a Randazzo, in contrada Murazzu Ruttu, ma che sacrificarono la loro giovane esistenza e morirono per la Patria Siciliana nello stesso periodo, magari in luoghi lontani e in circostanze diverse, ma con gli stessi nobili ideali.
La toponomastica cittadina dovrebbe ricordare anche Andrea Finocchiaro Aprile, il grande statista che dedicò la sua vita alla Causa Siciliana. E con lui bisognerà onorare Concetto Gallo, che fu il secondo comandante dell'EVIS, Attilio Castrogiovanni, Antonino Varvaro e tanti altri Siciliani illustri che diedero contenuti, prospettive e concretezza a quello Statuto Speciale di Autonomia ancora oggi valido e attuale. Ma che, guarda caso, non fu mai applicato integralmente, anzi fu mutilato e tradito, con la complicità di tanti Giuda a tempo pieno. Tradito e anche calpestato. Così come oggi sono calpestati questo e altri Diritti Costituzionali del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana.
Per gli Indipendentisti e i Separatisti Siciliani dovrà iniziare da Enna la rivoluzione culturale siciliana
|