Home Page
EnnaOnLine

| HOME PAGE ENNAONLINE | contattaci | mappa del sito



Vai a "L'Ora Siciliana", giornale di cultura, politica, storia (e controstoria) di Sicilia








ENNA, ARRESTATI PER TRAFFICO DI ESSERI UMANI
Clandestini al limite della decenza umana e ridotti in schiavitù
Angelo Severino

Aidone (Enna), 18 giu. - Tre allevatori sono stati arrestati nell’Ennese con la pesante accusa di traffico di esseri umani e riduzione in schiavitù. I carabinieri della compagnia di Piazza Armerina e del nucleo operativo del comando provinciale di Enna, impegnati da alcune settimane nelle ispezioni ad aziende zootecniche, hanno scoperto ad Aidone 6 cittadini rumeni, privi di permesso di soggiorno, impegnati in varie attività lavorative. I clandestini sono stati trovati visibilmente malnutriti e costretti a vivere tutti in un locale angusto, in pessime condizioni igieniche e sanitarie, privi di acqua corrente e di luce elettrica.

Secondo le prime testimonianze rese ai militari dell’Arma, i rumeni erano costretti a lavorare gratuitamente nell’allevamento per circa 14 ore al giorno e in condizioni di grave assoggettamento psicologico essendo stati, in alcuni casi, privati dei documenti di identificazione e pertanto ridotti in schiavitù. I carabinieri erano andati in contrada Malaricotta nella masseria dei Graci, già sottoposta a sequestro per altre vicende, per controllare la regolarità della mandria e si sono invece ritrovati davanti a una scena d’incredibile squallore con persone trattate al limite della decenza umana. L’azienda in questione appartiene ad Adele Cutrona, 29 anni, e a Giuseppe Cotroni (un errore anagrafico di registrazione alla nascita), 52 anni, ma di fatto è gestita da quest’ultimo unitamente al fratello Salvatore, 56 anni, tutti di Raddusa.


Giuseppe Cotroni, Salvatore Cutrona e Filippo Copia


Nel corso dell’operazione, denominata “Euno” (il ben noto schiavo ennese), i carabinieri hanno arrestato anche Filippo Copia, 42 anni, di Aidone, proprietario di una masseria in contrada Noci, perché era una specie di procacciatore di manodopera clandestina. Altri 7 rumeni privi di permesso di soggiorno sono stati così individuati e, fra questi, vi sono tre giovanissime utilizzate in paese come badanti ma si ipotizza anche lo sfruttamento della prostituzione. Inoltre, i due rumeni che stavano alle dipendenze di Copia e i due che lavoravano in un’altra azienda agricola, sono stati anche loro trovati in condizioni igieniche e di sfruttamento analoghe ai loro connazionali di contrada Malaricotta.

I fratelli Giuseppe Cotroni e Salvatore Cutrona sono stati tratti in arresto per il reato di “riduzione in schiavitù” e Filippo Copia per “tratta e commercio di schiavi”. Dopo le formalità di rito, sono stati associati al carcere di Enna mentre i 13 rumeni sono stati invitati a presentarsi in Questura per regolarizzare la loro posizione amministrativa riguardante la permanenza in Italia. Sono stati, infine, sequestrati ad Adele Cutrona 876 capi di bestiame, la gran parte privi di contrassegni identificativi, e i carabinieri stanno verificando se vi sarebbe un’eventuale provenienza illecita.

Angelo Severino



Articoli correlati o simili

28/01/2004 - FERMATI A ENNA TRE RUMENI E TRE CINESI
27/01/2004 - ARRESTATA BADANTE ROMENA CLANDESTINA
13/01/2004 - ANCORA CLANDESTINI A ENNA, ESPULSI

Articolo inserito sabato 18 giugno 2005 alle 19.22
I commenti a quest'articolo (0)