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SALTA A ENNA L’ASSISTENZA AGLI ALUNNI DISABILI
Astorina ha intenzione di presentare un esposto alla magistratura
Angelo Severino

Enna, 28 mag. - Da settembre a giugno, anche per quest’anno, il comune di Enna doveva dare in affidamento a privati il servizio scolastico di assistenza igienico personale ad alunni portatori di handicap. Così invece non è stato. Le precedenti gare d’appalto erano state quasi sempre aggiudicate dall’Anpvi, associazione nazionale privi della vista e ipovedenti, che ha prestato il relativo servizio presso le scuole del capoluogo.

Il 20 aprile scorso il dirigente comunale presso il “Servizio cultura e diritto allo studio”, Fanita Sabatino, ha inviato una comunicazione scritta all’Anpvi informandola che con determinazione dirigenziale era stata revocata una precedente delibera relativa alla trattativa privata per l’assistenza igienico personale agli alunni diversabili per l’anno 2004-05.

«Ho ricevuto la comunicazione - precisa Maurizio Astorina (nella foto), presidente provinciale dell’associazione onlus - dietro una mia sollecitazione perché avevo chiesto come mai il servizio non era ancora stato affidato. Come risposta, ho ricevuto un plico contenente anche la busta, ancora sigillata, della nostra offerta preventivo relativa alla trattativa di cui stiamo parlando».

La dott. ssa Sabatino, infatti, informava l’Anpvi che la cooperativa sociale Asmida di Enna aveva fatto rilevare, attraverso una sua nota, che «il metodo di aggiudicazione fissato nelle lettere d’invito non rispondeva a quanto dettato dalla normativa in vigore per l’affidamento dei servizi socio assistenziali, in quanto viene indicato il ribasso più alto e non l’aspetto progettuale con criteri definiti precedentemente».

Astorina però non si è trovato d’accordo e ha contestato questa scelta del comune di Enna poiché tale revoca viola l’obbligo previsto dalla legge regionale 22/86 e pertanto rivolge un invito agli organi istituzionali preposti ad assicurare, alla riapertura dell’anno scolastico, il servizio per garantire l’adeguata assistenza agli inabili nelle scuole dell’obbligo.

«Per quanto riguarda l’Asmida - anticipa il presidente ennese dell’Anpvi - ho intenzione di presentare un esposto denuncia alla magistratura e agli organi istituzionali preposti per essere stata l’Asmida responsabile della sospensione dell’aggiudicazione del servizio stesso». E a pagare le spese, come sempre, sono le fasce più deboli della società e, in questo caso, i dieci alunni portatori d’handicap frequentanti le scuole dell’obbligo nel capoluogo che si aspettavano l’assistenza loro dovuta.

Angelo Severino



Articolo inserito sabato 28 maggio 2005 alle 9.36
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