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MISTERI PASQUASIACI, OGNI TANTO RIAFFIORANO
Ardica: sono pronto a incatenarmi ai cancelli di Pasquasia
Angelo Severino

Enna, 26 nov. - L'ex miniera di Pasquasia, a pochi chilometri da Enna, potrebbe essere uno fra i venti siti nazionali individuati dal Governo per lo stoccaggio delle scorie, in sostituzione di quello di Scanzano Jonico (Matera). L'indiscrezione sarebbe emersa al termine della riunione che ieri si è svolta a Palazzo Chigi fra i ministri Matteoli, Marzano, Giovanardi, Pisanu e del sottosegretario Letta.

Il ministro per le Attività produttive Antonio Marzano rassicura tutti e dice che se ne parlerà giovedì prossimo in Consiglio dei ministri perché vi è la disponibilità del Governo a modificare il decreto. La protesta popolare potrebbe allora spostarsi dal comune lucano a quello siciliano se l'abbandonata miniera vicino a Enna fosse scelta al posto di Scanzano.

Ogni tanto riaffiora la questione Pasquasia. L'argomento, in verità, è molto delicato e vede, da oltre un decennio, un accavallarsi di contrastanti opinioni su un probabile utilizzo come deposito finale di rifiuti nucleari dell'ex cava ennese di sali potassici. Il sindaco di Enna, Rino Ardica, ha già fatto sapere che «se qualcuno si azzarda a progettare la trasformazione della miniera di Pasquasia in un deposito di scorie radioattive, sono pronto a incatenarmi ai cancelli dello stabilimento».

La contestazione antinucleare, durante l'ultimo decennio, ha prodotto politicamente fortune e disavventure per quanti hanno cercato di fare un po' di luce sui "misteri pasquasiaci". Ricordiamo che su Pasquasia non vi sono soltanto "sospetti", come pensano in molti, anche perché vi sono state parecchie interrogazioni parlamentari sullo specifico argomento. Per anni vi sarebbe stato un silenzio-assenso per cui, il solo parlarne, poteva generare un allarme fra la popolazione. La realtà tuttavia è quella che avrebbe fatto registrare un alto numero di morti sospette per cancro in una zona, come quella di Enna, dove non vi è ombra di una pur piccolissima industria inquinante.

«Il sindaco Ardica - è quanto ci ha riferito un informato funzionario dello Stato che ci ha chiesto di non citare il suo nome - avrebbe fatto bene a incatenarsi negli anni 1995-98 o, meglio, consiglierei di aspettare ancora qualche anno e poi, se lo vorrà ancora, potrà incatenarsi davanti ai cancelli di Pasquasia».

Ad Ardica risponde il presidente della provincia regionale di Enna: «I nostri saggi amavano raccomandare di non bagnarsi prima che piova. Alla luce delle notizie di cui siamo in possesso, non credo che sia opportuno e utile riprendere la vecchia questione della miniera di Pasquasia come ipotetico deposito di scorie nucleari». E quindi rassicura la popolazione che poiché «sarebbe del tutto illogico ipotizzare Pasquasia come destinazione dei rifiuti nucleari, non è il caso di allarmarsi senza motivi».

Non bagnarsi prima che piova. Giusto. Ma come la mettiamo nel caso in cui non solo sarebbe già piovuto ma addirittura si sarebbe scatenato un temporale e le previsioni meteorologiche prevedessero su Pasquasia uragani e tempeste fra non molti anni?

Angelo Severino



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Articolo inserito mercoledì 26 novembre 2003 alle 13.26
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