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Una strega malvagia contro la Sicilia

Una strega cattiva cambiò Federico III di Sicilia in Federico II l’Aragonese.
Parte di storia siciliana è stata fatta scomparire dai cugini italiani.


Quando si vuole ridurre un popolo allo stato coloniale gli si toglie la cultura, la lingua e la storia, in maniera che i "colonizzati" finiscano per identificarsi con la cultura, la lingua e la storia del paese dominante. E così i Siciliani sono stati convinti del fatto che non hanno una loro cultura, che la loro lingua è un rozzo dialetto (nei secoli XIV e XV, invece, la Real Cancelleria emanava in lingua siciliana documenti firmati dal sovrano) e che non hanno una loro storia.

Infatti, parte della storia siciliana è stata fatta scomparire e, quella che è rimasta, viene presentata arbitrariamente come un susseguirsi di dominazioni straniere che vedono i Siciliani oggetto inerte della storia. La vittima più illustre della distruzione della storia siciliana è stato il grande re Federico III, il quale è stato fato scomparire con un giochetto di prestigio particolarmente brillante. Alcuni storici hanno, infatti, spiegato al defunto che egli aveva sbagliato a intitolarsi III perché il precedente re di Sicilia dello stesso nome era II come imperatore ma avrebbe dovuto essere I come re di Sicilia. E per questo lo hanno retrocesso a II, facendogli così perdere l'identità.

Non contenti di questo, nel timore che qualcuno riuscisse ancora a identificarlo, gli hanno anche messo un soprannome, "l'aragonese", per convincere i Siciliani che si trattava di un dominatore straniero e non di un loro sovrano. A questo punto è necessario un chiarimento.

Federico III, di padre aragonese, ma di madre siciliana, era venuto in Sicilia all'età di nove anni. In Sicilia era cresciuto ed era poi rimasto per tutta la vita. Era affezionato al paese e si considerava siciliano. Durante i lavori del Parlamento Siciliano riunito a Piazza Armerina nell'ottobre del 1296, infatti, quando un aragonese pose il problema se fosse lecito combattere contro il re d'Aragona, Federico rispose che traditore non era chi combatteva contro ilo re d'Aragona ma chi non difendeva la propria patria. E nel 1299, nella grande battaglia navale di Capo d'Orlando, volle guidare personalmente la flotta siciliana contro quella aragonese per dimostrare che egli era Siciliano e non Aragonese.

Ma nemmeno tutto questo è riuscito a salvarlo. Per certi nostri "amici" (i nostri cugini italiani - NdR) egli era un dominatore straniero e la Sicilia, benché fosse in guerra contro l'Aragona, era una colonia aragonese.

Prof. Corrado Mirto
È il massimo esperto contemporaneo di storia del Vespro e di storia della Sicilia medioevale.




Articolo inserito domenica 5 ottobre 2014 alle 20.48
I commenti a quest'articolo (1)
23/10/2014 14:25:09 - salvatore cappadonna
noi diamo la colpa a gli italiani ma credo che non sia propio cosi .dov'era il nostro PARLAMENTO quando succedeva tutto questo ò la verità e che i siciliani stessi si sono venduti il loro RE e anche la loro identità e questo rattrista molto il mio cuore come credo pure quello di tutti i siciliani quindi o diamo alla causa noi stessi senza limiti e ancora di più i nostri politici che verranno, perchè quelli attuali secondo me non sarebbero capace nemmeno di fare gli spazzini in quanto ruberebbero pure la spazzatura . Dobbiamo combattere fino alla morte per la nostra terra e far conoscere a tutto il mondo la vera storia della SICILIA che era STATO quando l'italia non esisteva e quindi non chiediamo niente di illecito ma solo quello che ci appartiene di diritto viva la nostra patria.la SICILIA