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Eluana deve vivere, sbaglia Napolitano
Alla cultura della morte occorre contrapporre la cultura della vita
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Eluana deve vivere, sbaglia Napolitano
Alla cultura della morte occorre contrapporre la cultura della vita


Enna, 8 febbraio 2009 - Sulla questione Eluana ci sono, come ha affermato Silvio Berlusconi, "due culture che si confrontano: da un lato la cultura della verità e della vita, dall'altro quella della cultura dello statalismo e della morte". Il decreto del governo, fatto per salvare una vita umana, contro la sospensione dell'alimentazione alla Englaro, non è stato gradito dal presidente italiano Giorgio Napolitano che si è rifiutato di firmarlo.

Il no del Colle al decreto legge approvato dal governo destina, di fatto, Eluana Englaro a una tragica fine. Una morte che dovrebbe sconvolgere le coscienze di ognuno di noi. A tal proposito pubblichiamo il seguente comunicato stampa del "Fronte Siciliano-Sicilia Indipendente":

"A prescindere dai conflitti politici e istituzionali in corso, riteniamo che la società civile, le strutture sanitarie e l'umanità tutta debbano mobilitarsi per salvare la vita a Eluana. E non già per mettere mano a iniziative che, per quanto sofferte, sono finalizzate a provocarne la morte. Come, appunto, sta avvenendo a seguito della decisione di sospenderle l'alimentazione assistita, peraltro già in fase di attuazione".

"Questa drammatica vicenda dovrebbe, invece, offrire l'occasione per riaffermare il diritto alla salute e il diritto alla vita di tutti i cittadini. E, a maggior ragione, di coloro che sono in condizioni disperate e che sono, quindi, affidati, esclusivamente e necessariamente, alle cure di medici. I quali ultimi non dovrebbero mai tradire la rispettiva specifica etica professionale e i valori della solidarietà. Hanno il dovere, anzi, di creare le condizioni per fare sopravvivere Eluana e non già per farla morire".

"Insomma, alla cultura della morte occorre contrapporre la cultura della vita e della solidarietà. Subito! Prima che trascorrano le fatali quarantotto ore".





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Articolo inserito domenica 8 febbraio 2009 alle 4.02
I commenti a quest'articolo (7)
09/02/2009 21:33:41 - ASSASSINI
Assassini!!!!! Comunisti assassini e bastardi!!! Avete ammazzato Eluana!!! Bastardi comunisti assassini
10/02/2009 21:55:52 - Da Leonforte
Che schifo questi comunisti! Sporchi assassini e da sempre. La loro bandiera è di color rosso per il sangue di tante vittime innocenti massacrati dagli sporchi comunisti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
11/02/2009 13:18:38 - Geom. Gaspare Lucchese - Palermo
La sorte toccata alla cara Eluana è ancor ora oggetto di argomentazioni politiche fraudolente per la vita di ognuno di noi. Si parla di testamento biologico, ossia la scelta che ognuno di noi dovrebbe fare ignaro di cosa significhi realmente essere nelle condizioni di Eluana o di chi, in condizioni peggiori di Lei, si trova in un fondo di letto d'ospedale. Il padre, a mio sommesso parere, si è reso partecipe della morte fisiologica della propria figlia, ma nessuno di noi può realmente scagliare una pietra nei confronti di questo padre! Chi può realmente dire cosa significava per la povera Eluana il suo stato di sofferenza in tutti questi tremendi e lunghi anni di coma. Chi può, inoppugnabilmente, ostenere che una persona tenuta forzosamente in vita il cui fisico è visibilmente martoriato dalla debilitazione cui inevitabilmente si va incontro nello stato comatoso. Che vita può essere! Personamente sono contrario acché si induca la morte ad una persona, ma osservo e, dopo un attento e controverso, ragionamento giungo alla mia deduzione. Ammettiamo che la povera Eluana era ancora cosciente di se, di quanto le stava accadendo sin dal giorno del suo incidente, in stretto contatto con i dolori fisici che tutto quanto è avvenuto da quel maledetto giorno sino al momento della sua morte fisiologica, solo che non poteva comunicare con l'esterno; mettiamo che tutto ciò fosse accaduto a ciascuno di noi e che, come Eluana, fossimo ridotti ad una larva umana le cui membra sono divenute talmente delicate, tali che ogni movimento indotto ogni due ore dal personale paramedico, ci produca atroci dolori. Proviamo ad immaginare i dolori che potremmo provare pur non potendo, di fatto, urlare e magari prendere a male parole chi ci produce tanto dolore. Chi nella vita ha subìto un trauma osseo, certamente potrà ricordare che i muscoli attorno all'osso da sanare, nel giro di tre-quattro mesi, si atrofizzano riducendo la propria massa, immaginate cosa succede in diciassette anni, di immobilità. Io, che sono padre, prego Iddio di non farmi soffrire il dolore della perdita di un figlio e che in cambio della loro vita si prenda la mia. Semmai il Buon Dio avesse mai scritto per me un dolore così grande, lo accetterei e per tutta la mia esistenza, perché l'amore che ho per i miei figli va ben oltre questa dimensione di vita, ben otre ogni altra possibile dimensione di vita, ma mai potrei sopportare di vedere soffrire uno di loro, né mai potrei sopportare per il resto della mia umana esistenza il peso di una perdita così grande, né, tanto meno, potrei sopportare il peso del continuo dolore infertogli da uno stato comatoso come quello di Eluana. Se è vero che, quando si muore, ci reincarniamo in un'altra esistenza, allora per l'infinito amore che ho per i miei figli, preferirei che la loro aurea possa rimanere il più possibile lontano dalle sofferenze indotte dallo stato comatoso perorato per tanti anni. Tornando alle possibili probabilità - sinora si è presunto che una persona in coma possa avvertire tutto quanto lo circonda. Ma ammettiamo che ciò non sia, allora a cosa valrebbe indurre tutti i martoriamenti ad un corpo inerme da cui "l'anima", per come la intendiamo noi, si è già distaccata? Certamente accettare il distacco dai nostri congiunti è alquanto difficile, ma per avere cosa? Un continuo personale calvario? E' "accettabile", ma tornando alla riflessione precedente, se dopo tanto tempo, la persona in stato comatoso non si risveglia, dobbiamo pensare che non ha voglia di ritornare in quel corpo o in quella dimensione di vita che, anche in conseguenza del sinistro, gli comporterebbe una vita peggiore di prima e che, di contro, possa aver voluto scegliere una nuova esistenza. Che diritto abbiamo per negare a quell'anima una possibilità di scelta diversa dalla nostra volontà. Perché due coniugi che vogliono separarsi tra loro e intraprendere un nuova vita, possono farlo con una pratica di divorzio e una persona che da tanti anni giace su un fondo di letto non può farlo? Solo perché non può comunicarcelo? Ai posteri l'ardua sentenza ...!
04/03/2009 15:16:23 - ignis
assassini siete voi fasci d mmmmerda
06/03/2009 19:21:17 - filippo
Fascisti di merda seguaci di Berlusconi! Vedi quanta gente (socialmente parlando) sta uccidendo il fascista di merda!
07/03/2009 15:19:43 - assasiniiiiiiiiiiii
COMUNISTI DEL KAZZO AVETE UCCISO ELUANA BASTARDIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII VORREI VEDERE SE AMMAZZASSERO A VOI
07/03/2009 19:08:23 - Filippo
...con ciò, indentiamoci, non voglio affatto dire che i Comunisti non sono degli assassini, anzi, come loro (Fascisti)lo sono nella stessa identica misura... aggiungo infine, per evitare eventuali equivoci che, nel cerchio degli assassini ci sono naturalmente anche gli altri Partiti Politici operante nella nostra bella Italia. QUINDI SONO TUTTI ASSASSINI!