La sopravvivenza della "Società Ponte sullo Stretto" costituisce un motivo in più
per ribadire il NO degli Indipendentisti Siciliani alla realizzazione del "Ponte-Imbuto"

28 ottobre 2007 - Gli Indipendentisti Siciliani ribadiscono il proprio no alla costruzione del "Ponte-Imbuto" che, comunque accreditato o giustificato o dichiarato realizzabile nel progetto esecutivo (cosa questa mai avvenuta), si metterebbe di traverso e in alternativa a ogni serio progetto di futuri possibili collegamenti più diretti, più efficienti, più moderni e più economici (via mare e via terra) fra la Sicilia ed ogni angolo del mondo.

Un'opera così faraonica, nefasta e dispendiosa, peraltro, a nostro giudizio, non riuscirebbe neppure a soddisfare adeguatamente le esigenze di rapidi e puntuali collegamenti, che sarebbero gli unici possibili, fra la Sicilia e la Calabria (o fra la Sicilia e qualche altra parte dello Stivale) perché la campata unica, per la sua lunghezza, sarebbe soggetta a tali e tante oscillazioni, derivanti dalle sollecitazioni di venti particolarmente forti (ma non eccezionali) e dalle scosse sismiche probabili e tipiche della zona, che non ne consentirebbero l'attraversamento.

In tale contesto, il fatto che si possa continuare a spendere denaro pubblico a piene mani per la miracolata "Società Ponte sullo Stretto" non può certamente cambiare i termini di una questione che marcia "drittu drittu" contro gli interessi del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana. Né giustificherebbe l'infame congiura di creare la "Regione dello Stretto" o di dividere la Sicilia in tre regionicchie.

Il recente salvataggio della succitata Società, da parte del Governo italiano, conferma semmai che esiste e rimane in vita quell'inciucio fra destra, centro e sinistra, che ben conosciamo. E dal quale la Sicilia non potrà trarre alcunché di buono. Soprattutto dal punto di vista dell'etica della Politica.

Desideriamo infine puntualizzare che senza un apposito referendum, che coinvolga Sicilia e Calabria, non vi sarebbe legalità né rispetto dei diritti dei Popoli. Non aggiungiamo, al momento, le tante altre motivazioni per le quali il Popolo Siciliano, con il conforto e la solidarietà dell'opinione pubblica internazionale, dice NO al "Ponte-Canaglia".