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REGALBUTO, IN FIN DI VITA PER UN POSTEGGIO
Una persona è in prognosi riservata e un'altra in carcere
Angelo Severino

Regalbuto (En), 21 dic. - Per aver parcheggiato l'auto dove non doveva, una persona è ricoverata in prognosi riservata al "Garibaldi" di Catania e un'altra si trova al carcere di Nicosia. L'increscioso episodio ha avuto inizio venerdì sera a Regalbuto nel momento in cui Gaetano Saitta (nella foto), pregiudicato di 32 anni, ha trovato il posto, dove solitamente lascia l'auto, occupato da Vincenzo Todaro, pensionato di 66 anni.

Tra i due è subito scoppiato un litigio anche perché l'anziano sosteneva che lì non vi era nessuna proprietà privata o alcun vincolo di posteggio. Dalle parole si sarebbe subito passati alle mani e in questo frangente, spinto dal Saitta, il Todaro avrebbe perso l'equilibrio e sarebbe caduto a terra battendo violentemente la testa procurandosi un trauma cranico con fuoruscita di sangue dall'orecchio.

Soccorso da un'ambulanza del 118, Todaro per le sue condizioni giudicate gravissime è stato trasportato d'urgenza al nosocomio catanese dove i medici a tuttora non hanno ancora sciolto la prognosi. Secondo alcuni testimoni presenti alla lite fra i due, il genero del Todaro, arrivato quando il suocero stava a terra svenuto, avrebbe cercato di aggredire il Saitta, ma è stato bloccato dai presenti e dagli stessi carabinieri che nel frattempo erano arrivati sul posto.

Mentre il ferito veniva sistemato su una barella e caricato sull'ambulanza, lo stesso Saitta, in preda a un forte stato d'ansia e per aver anche lui riportato alcune contusioni durante la lotta, saliva in auto e si dirigeva verso Catania per farsi visitare al pronto soccorso del "Garibaldi". Qui i medici gli hanno riscontrato leggeri traumi e lo hanno dimesso. I carabinieri hanno atteso che l'uomo finisse di essere medicato e poi lo hanno arrestato. Le manette sono scattate ai suoi polsi in considerazione della grave condizione in cui si trova il Todaro.

Ricondotto a Regalbuto il Saitta, dopo le formalità di rito presso la locale caserma, è stato quindi associato presso la casa circondariale di Nicosia per essere ascoltato dal magistrato che probabilmente domani stesso lo interrogherà e deciderò se confermare o meno il suo arresto. Come difensore di propria fiducia, Saitta ha scelto l'avvocato Avila del foro di Catania.

Angelo Severino



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Articolo inserito domenica 21 dicembre 2003 alle 16.10
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